DIEGO VALERI
L’ORO D’AUTUNNO
L’oro d'autunno sale giorno a giorno,
per gradini di verde
lungo il fuso del pioppo,
fino all'esile vetta. Ancora resta
lassù sospeso, un breve tempo; e intanto
l'ultimo verde cade. Poi nel bianco
cielo, come una fiamma fatua, dolce –
mente si esala, vola via, si perde.
(da Il flauto a due canne, Mondadori, 1958)
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Oggi alle 15.31, con l’equinozio d’autunno – il momento in cui il sole si trova allo zenit rispetto all’Equatore – entreremo nell’autunno. Ho scelto questa poesia di Diego Valeri per celebrare quella che è la più appariscente caratteristica della stagione, il cambio di colore delle foglie prima della loro caduta: ori, bronzi, rossi vermigli, cremisi infiammano parchi e giardini prima di cedere al nudo grigiore dell’inverno.
FOTOGRAFIA © IG / MARZIA PICCINELLI
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LA FRASE DEL GIORNO
E così te ne vai tu pure, estate. / Di giorno in giorno più breve è la luce, / più basso il cielo.
DIEGO VALERI, Calle del vento
Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.
1 commento:
sempre bella questa poesia!
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