UMBERTO SABA
PAURA
Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti esser felice.”
Lo potrei, ma non oso.
(da Il Canzoniere, Einaudi, 1961)
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Si chiama cherofobia ed è la paura della felicità: un termine della psicologia che il poeta triestino Umberto Saba espone in una quartina in cui due settenari incernierano due endecasillabi. Un timore di essere felici, di abbandonarsi alla gioia quasi pudico, un ripiegarsi su se stessi, sulla “tranquillità” della propria tristezza, della propria malinconia per non abbandonarsi al rischio dell’euforia.
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FOTOGRAFIA © KHOLAKOLOM
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LA FRASE DEL GIORNO
In teoria vi è una perfetta possibilità di felicità: credere all'indistruttibile in noi e non aspirare a raggiungerlo.
FRANZ KAFKA, Aforismi di Zürau
Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957), poeta italiano tra i massimi del ‘900. Di famiglia ebraica, fu avviato agli studî commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria a Trieste. La sua poesia, quasi intimo diario e confessione, indaga le cose ultime, la donna, l’amore, il senso atavico del dolore. La sua opera è raccolta nel Canzoniere.
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