MIGUEL HERNÁNDEZ
LA LUCCIOLA IN AMORE
La lucciola in amore
brilla di più.
La donna senza l’uomo
spenta se ne va.
Spento cammina l’uomo
senza luce di donna.
La lucciola in amore
si vede già.
(da Cancionero e romancero de ausencias, 1939 - Traduzione di Gabriele Morelli)
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Una poesia sulla forza dell’amore, scritta nella disperazione del carcere dal poeta spagnolo Miguel Hernández, condannato dal regime franchista prima a morte e poi a trent’anni, ma che in carcere tra topi e privazioni, morirà di tubercolosi dopo pochi anni. Eppure Hernández si aggrappa all’amore nel suo Cancionero y romancero de ausencias, e ricorda che la lucciola, insetto che fa della bioluminescenza un segnale di attrazione sessuale, brilla di più quando è innamorata.
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FOTOGRAFIA © HHMI
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LA FRASE DEL GIORNO
Amore, la tua volta sopra / ed io sempre sotto, amore, / la sola luce, quest’ansia, / la sola illuminazione.
MIGUEL HERNÁNDEZ, Cancionero y romancero de ausencias
Miguel Hernández Gilabert (Orihuela, 30 ottobre 1910 - Alicante, 28 marzo 1942), poeta e drammaturgo spagnolo. Pastore, lasciò il gregge per dedicarsi alle lettere. Partigiano repubblicano durante la guerra civile, fu arrestato nel 1937: in carcere morì di tisi. Sebbene tradizionalmente lo si inquadri nella generazione del ‘36, è più vicino alla generazione precedente, quella del ‘27.
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