MARIO TREJO
APPUNTI PER UNA CRITICA DELLA RAGIONE POETICA
Diciamo, ad esempio:
per un dato punto al di fuori della luna
si può tracciare a detta luna
una perpendicolare e solo quella.
O anche:
si chiama barocco tutto quello
per cui la distanza più breve
tra due punti
è
la curva.
Proposizione:
passare dalla poetica della morale
alla morale poetica.
Esempio:
a
due pericoli deve prestare attenzione l’uomo nuovo:
alla destra quando è a destra
alla sinistra quando è a sinistra
In sintesi:
è meglio essere la testa di un leone che la coda di un topo.
Il modo migliore per aspettare è andare incontro.
(da L’uso della parola, 1979)
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Uno stile spoglio, limpido e fedele, che nel suo rigore mescola abilità inventiva e ironia: Mario Trejo, poeta argentino, condensa in questa specie di problema matematico tutte le caratteristiche che deve avere la poesia, che intreccia nel suo tessuto come trama e ordito scrittura e vita.
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IMMAGINE © PLANETARIO DI AMBURGO
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LA FRASE DEL GIORNO
La parola lupo non morde. / A mordere è il lupo. // La parola non morde. / A mordere è il poeta.
MARIO TREJO, L’uso della parola
Mario César Trejo (Argentina, 13 gennaio 1926 – Rosario, 14 maggio 2012), poeta, giornalista, drammaturgo e librettista argentino. Voce del desiderio di libertà dell’America Latina e del suo lato più sensuale, portò in giro per il mondo la sua personalità variegata. Intervistò Che Guevara e Salvador Allende, Yasser Arafat e Ben Gurion. Collaborò con Astor Piazzolla, che mise in musica alcune delle sue poesie.
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