ELINA WECHSLER
CARNEVALE
Il carnevale esplode in tutti i suoi colori.
Un uomo balla con la morte al centro della pista,
porta uno scheletro tra le braccia e tutti guardano, ridono e sospettano.
Ci sono uomini che credono che il carnevale
sia qualcosa come la vita,
si travestono ogni giorno,
travestono le loro donne.
Quando vedono il nudo
scoprono che è già tardi.
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Martedì grasso. Una riflessione della poetessa argentina Elina Wechsler sul Carnevale e sul travestirsi di fronte agli altri che diventa un continuo vivere in maschera, un vortice di menzogne e di cortine che nasconde la verità – “nuda” per definizione – non solo agli altri ma anche e soprattutto a noi stessi.
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ROBERT W. CHAMBERS, "BALLO IN MASCHERA"
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LA FRASE DEL GIORNO
Siamo invitati a una perenne festa di specchi, un carnevale dove si mischiano familiarmente scaglie di coscienze e memorie, di amori e di disamori.
GESUALDO BUFALINO, Il malpensante
Elina Wechsler (Buenos Aires, 1952), poetessa argentina. Psicanalista, risiede in Spagna dal 1977, quando lasciò il suo paese in seguito al colpo di stato militare che generò violenze e repressione. Ha pubblicato Il fantasma (1983), La lunga marcia (1988), Mitomanie amorose (1991), Progressioni in un certo mese di luglio (1995).
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