giovedì 7 marzo 2019

Da una parola all’altra


ULALUME GONZÁLEZ DE LEÓN

CANZONI QUASI SENZA PAROLE

1

Così lontano
                     vola
                                 l’uccello
che tra lui e me sarebbe possibile ogni favola.


2

Dovevo scegliere
tra essere la mattina
o mettermi a scriverla.


3

Oh ginestra gialla,
tanto gialla,
                            tanto,
che ho perso l’abitudine.


4

Da una parola all’altra
e cambio il vento nella nuvola
e ho scritto una menzogna.

(da Plagio I, Las dos orillas, México,1973)

.

Octavio Paz scrisse che Ulalume González de Leon “inventa le foglie verdi di un giardino mentale”: la sua è una poesia che fotografa la realtà, come in questo caso, e la frammenta in tante minuscole tessere. Ma la realtà non è immobile, muta continuamente, ed è difficile fermare l’attimo nella sua precisa essenza.

.

DIPINTO DI ROB GONSALVES

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LA FRASE DEL GIORNO
Le parole significano quello che si vuole.
ULALUME GONZÁLEZ DE LEÓN, Plagio I




Ulalume Ibáñez Iglesias, nota come Ulalume González de León (Montevideo, 20 settembre 1932 – Querétaro, Messico, 17 luglio 2009), poetessa, traduttrice, saggista e editrice messicana di natali uruguaiani. La sua poetica parte dall’assunto che tutto è stato detto e la poesia altro non è che un plagio: il vero soggetto è la memoria e il corpo altro non è che cellula della memoria.

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