ALBERTO BEVILACQUA
ACCADE A VOLTE CHE IL DESTINO NON VOGLIA
Accade a volte che il destino non voglia
ciò che pure ha tramato, deciso
- un disguido
un inciso
nel vasto respiro dei salmi:
resta a contarne i segnali nel buio
ricordi le curve
fresche di tiglio
prese con la bicicletta la mattina?
annullato
privilegio e sospensione
per controversie ignote,
che rientra come un soldato
col passo da caserma
(da Le poesie, Mondadori, 2007)
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C’è, in questi versi, quell’afflato di provincia che spesso appare nelle poesie di Alberto Bevilacqua, e parimenti quel gusto della memoria, quel sapore d’infanzia o di adolescenza che rimane comunque imprendibile nella sua nostalgia, una specie di paradiso etereo al quale approdare finché rimane lì, sospeso nella magia effimera di un ricordo che riporta in vita l’immagine di strade polverose lungo il Po o di viali di un borgo di provincia.
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ELABORAZIONE GRAFICA CON PAINNT
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LA FRASE DEL GIORNO
Gli anni non trascorsero per noi, / fummo noi i loro inverni e primavere / noi stratagemmi del loro terrore / di raggiungere infine l’infinito.
ALBERTO BEVILACQUA, Piccole questioni di eternità
Alberto Bevilacqua (Parma, 27 giugno 1934 - Roma, 9 settembre 2013), scrittore e regista italiano, celebre per i romanzi “La Califfa”, “Questa specie d’amore” e “Il curioso delle donne”, è stato anche sceneggiatore, giornalista e poeta. Sensualità, nostalgia e disillusione sono tra i suoi temi prediletti.
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