GIORGIO ORELLI
FARFALLA
Sembra eccessivo l’odore
di gelsomino in cui vo ringioito
da una farfalla
bianchissima che vólita
vantandosi di nulla
e in cima alla salita controvento
sbietta verso un giardino,
si posa su un corimbo
di melo, si fa fiore.
(da L’orlo della vita, inedita, in Poesia, n. 289, Gennaio 2014)
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La bellezza della piena primavera o della prima estate prorompe in questi versi del poeta svizzero Giorgio Orelli: l’inebriante profumo dei gelsomini, la cavolaia caparbia che vola fino a posarsi su un melo diventando essa stessa fiore e poesia.
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FOTOGRAFIA © MIIREX/DEVIANT ART
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LA FRASE DEL GIORNO
Nulla più chiedo. Contemplare il cielo / che trasfigura la mia terra.
GIORGIO ORELLI, Né bianco né viola
Giorgio Orelli (Airolo, 25 maggio 1921 – Bellinzona, 10 novembre 2013), scrittore, poeta e traduttore svizzero di lingua italiana. La sua poesia, in parte appartenente al filone post-ermetico, a tratti avvicinata a quella Linea Lombarda, è ricca di grazia musicale e si caratterizza per una sua ironica ambiguità.
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