CHANTAL MAILLARD
MI CHIEDETE PAROLE CHE CONSOLINO
Mi chiedete parole che consolino,
parole che confermino
le vostre ansie profonde
e vi liberino
dalle continue angosce.
Ma io non ho
questo tipo di parole.
Accettate il mio silenzio: il meglio
di me. Fuggite il soffio che pronuncia,
sulla mia bocca,
l’amara condizione dell’umano.
E, intanto, lasciatemi contemplare
il volo dei panni
stesi alle finestre.
(da Fili, 2006)
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Non ci sono parole che consolino, non più – dice la filosofa e poetessa belga naturalizzata spagnola Chantal Maillard. Però se la filosofa cede allo sconforto e non sa come mitigare le ansie e sollevare il destino umano, la poetessa invece conosce la soluzione: la risposta è in quei panni stesi ad asciugare che sventolano con l’allegra serenità della poesia.
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DIPINTO DI JEFFREY T. LARSON
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LA FRASE DEL GIORNO
Scrivere per curare per guarire scrivere come chiudere gli occhi senza chiuderli per muovere la mano e seguire il suo corso per sentirsi vivi.
CHANTAL MAILLARD, Uccidere Platone
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