JAN SKÁCEL
ISTANTE
Per nessuna verità al mondo.
Ma se vuoi,
per un soldo di silenzio.
È un istante che divide a metà il paesaggio.
Un attimo umile,
quando qualcuno respira al posto nostro.
(da Il colore del silenzio, Metauro, 2004 - Traduzione di Annalisa Cosentino)
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È un dire essenziale, alquanto intimista, quello del poeta ceco Jan Skácel: ma l’emozione ne esce limpida, come vista attraverso l’acqua trasparente di un fiume – il paesaggio moravo è del resto parte integrante delle sue poesie – per celebrare la bellezza dell’istante.
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ELMER BISCHOFF, “FIGURA NEL PAESAGGIO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Siamo pioggia rivolta verso l’alto / Siamo al rovescio nell’istante in cui / la verità è un dito sulle labbra.
JAN SKÁCEL, Il colore del silenzio
Jan Skácel (Vnorovy, Moravia, 7 febbraio 1922 - Brno, 7 novembre 1989), poeta ceco, fu costretto dal regime comunista a lasciare il giornale di cui era redattore. Dopo la Primavera di Praga, smise di pubblicare in Cecoslovacchia: la censura sovietica proibì i suoi libri, che apparvero sotto forma di samizdat.
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