THOMAS STEARNS ELIOT
PRIMO PRELUDIO
La sera d'inverno si posa
Con odore di bistecche nelle strade.
Le sei.
Lucignoli consunti di giorni fumosi.
E ora un tempestoso scroscio avvolge
Gli avanzi sudici
Delle foglie appassite attorno ai vostri piedi
E giornali da lotti da vendere;
Gli scrosci battono
Sulle persiane rotte e sui fumignoli,
E all'angolo della strada
Un solitario cavallo da vettura fuma e scalpita.
E poi l'accensione dei fanali.
(da Prufrock e altre osservazioni, 1917)
I quattro preludi posti da Thomas Stearns Eliot tra le prime poesie di "Prufrock e altre osservazioni", raccolta del 1917, apparvero due anni prima sulla rivista "Blast". Sono già dal titolo dei frammenti staccati, che vanno a comporsi come tessere di puzzle in una unica poesia. Ma sono di per sé componimenti compiuti ed espressivi.
Nei versi di questo primo "Preludio", per esempio, la realtà è nominata solo nei suoi aspetti più squallidi e decadenti: non è difficile ravvisare nella descrizione una metropoli industriale dell'inizio del XX secolo, la Boston che Eliot frequentava ai tempi di Harvard o la Londra in cui si trasferì per il dottorato. Le immagini di questa sera invernale in un grigiore dato dallo smog, la pioggia che scroscia violenta, le foglie secche che si attaccano alle scarpe, i giornali vecchi portati dal vento, esprimono al meglio lo stato d'animo del poeta, la paralisi dell'uomo contemporaneo, congelato in uno stato di solitudine e di angoscia.
Sono tempi duri per Eliot quelli che precedono la pubblicazione di "Prufrock": ha ventisette anni e non ama Oxford né l'Inghilterra, ma neppure vuole tornare ad Harvard, come scrive all'amico poeta Conrad Aiken. È preoccupato per la salute fisica e mentale della moglie Vivienne, appena sposata, che forse lo tradisce con l filosofo Bertrand Russell, loro padrone di casa, e non ha un lavoro.
Nessuna via d'uscita in questo "Primo preludio", nessuna speranza, soltanto una stasi, un susseguirsi di giorni uguali e anonimi nella loro bruttezza, scanditi solo dallo scorrere del tempo. Il secondo "Preludio" infatti comincia così: "Il mattino si svela alla coscienza / Con lievi odori acidi di birra". Ci vorrà del tempo prima che Eliot, ottenuto un impiego al Colonial and Foreign Department della Lloyd Bank, ricoveratosi in sanatorio e ricoverata la moglie in una clinica per disturbi nervosi, veda dapprima baluginare la speranza, pur rifiutandola, sotto forma di intervento religioso, e poi trovi la salvezza nella lungamente meditata conversione alla Chiesa d'Inghilterra. È il 27 giugno 1927 quando viene battezzato come William Force Stead: dai "Preludi" sono trascorsi dodici anni.
Edward Hopper: "Prospect Street, Gloucester"
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LA FRASE DEL GIORNO
Il tempo che distrugge è il tempo che conserva.
THOMAS STEARNS ELIOT, Quattro quartetti
Thomas Stearns Eliot, (Saint Louis, Missouri, 26 settembre 1888 – Londra, 4 gennaio 1965), poeta, saggista, critico letterario e drammaturgo statunitense naturalizzato britannico. Premiato nel 1948 con il Nobel per la letteratura, è stato autore di diversi poemi, alcuni dei quali destinati al teatro: Il canto d'amore di J. Alfred Prufrock, La terra desolata, Quattro quartetti e Assassinio nella cattedrale.
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