sabato 9 agosto 2008

Centenario di Tommaso Landolfi


Il 9 agosto 1908 nasceva Tommaso Landolfi. Fu uno scrittore stravagante, non inquadrabile nel contesto letterario dell'epoca. Esordì negli anni Trenta, quando imperavano le riviste "Solaria" e "La Ronda".

Landolfi prese lo stile dei solariani, quel crescere del linguaggio nella pagina per trasfigurare la realtà, ma condusse la magia della parola verso nuovi lidi, verso impensabili fini. Amava un lessico un po' antiquato, ottocentesco, usato anche in modo ironico e coniugava il fantastico, l'onirico, con l'orrore, con la crudeltà: nel "Mar delle blatte" descrive, ad esempio, il rapporto carnale tra un verme e una donna, e nella "Pietra lunare" c'è una donna con i piedi forcuti di capra.

Insomma, suggestioni kafkiane e surrealiste, spunti alla Gogol innestati in una ricerca del mistero, dell'assurdo, in una introspezione sulle ossessioni che ci portiamo dentro, sull'inconscio, sulle paure irrazionali.
Da segnalare anche le pagine diaristiche in cui medita su dubbi e inquietudini, cercando di svolgerne l'intricata matassa metafisica.

"Questi giovani ansiosi di un che. Uno si pettinava, al freddo vento marino, i capelli impomatati; tutti parevano pervasi da un'imprecisa agitazione; le ragazze, colle loro lunghe e pallide gambe, salivano regalmente i tre gradini del caffè, dove si ballava. La vita che accende il sangue e non sa spegnerlo, che non mai fornisce un oggetto adeguato o gli permette di ardere senza residui; o meglio, non mai esaurita, in qualsivoglia oggetto.
Come in loro riconoscevo un me antico, e riconoscevo insieme la fraterna vanità dei loro sforzi di svotamento, di pacificazione. O forse, andando a letto con una di quelle donne, essi si placano?"


da "Des mois", 1967



Il francobollo emesso per onorare Landolfi © Wikipedia



* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
LA FRASE DEL GIORNO
L'arte si afferma, crea una nuova e più congrua realtà: sì certo, quella appunto dell'arte, che non si dà chi non sarebbe disposto a barattare contro un minuzzolo di quest'altra vile e spregiata.
TOMMASO LANDOLFI, A caso




Tommaso Landolfi (Pico, 9 agosto 1908 – Ronciglione, 8 luglio 1979), scrittore, poeta e traduttore italiano. Anche se poco noto al grande pubblico, complice la lingua estremamente ricercata e la poetica per certi versi assimilabile al Surrealismo, e una certa distanza dalle tendenze letterarie italiane, è considerato uno degli scrittori italiani di maggior rilievo del Novecento.

Nessun commento: