mercoledì 21 settembre 2022

Un altro ponte


VITTORIO SERENI

COMPLEANNO

Un altro ponte
sotto il passo m'incurvi
ove a bandiere e culmini di case
sospeso il tuo fiato,
città grave.
Ancora al sonno
canti di uccelli sento
lontanissimi unirsi
e del pallido verde
mi rinnovi il tempo,
d'una donna agli sguardi serena
mi ritorni memoria, amara estate.

Ma dove t'apri
e tra l'erba orme di carri
e piazze e strade in polvere spaési
senso d'acque mi spiri
e di ridenti vetri una calma.
Maturità di foglie, arco di lago
altro evo mi spieghi lucente,
in una strada senza vento inoltri
la giovinezza che non trova scampo.

(da Frontiera, Edizioni di Corrente, 1941)

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Il confine e la frontiera non sono soltanto quelli territoriali in Vittorio Sereni:  certo, il lago Maggiore della natia Luino, le sue acque che riflettono case e bandiere, le sponde verdi e ridenti dell’estate o brulle e grigie dell’inverno.  Ma sono anche quelli interiori, che segnano l’amara e innata inquietudine dell’io lirico, soprattutto nel passaggio dalla giovinezza alla maturità - Frontiera è edita nel 1941, quando il poeta ha 28 anni.

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ILLUSTRAZIONE DI CHRISTIAN SCHLOE

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Fabbrica desideri la memoria, / poi è lasciata sola a dissanguarsi / su questi specchi multipli.
VITTORIO SERENI, Stella variabile




Vittorio Sereni (Luino, 27 luglio 1913 – Milano, 10 febbraio 1983), poeta italiano, è il capostipite della variante lombarda del novecentismo poetico, detto “Linea lombarda”. Ufficiale di fanteria, viene fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943. Nel dopoguerra è direttore letterario di Mondadori e cura la prima edizione dei Meridiani.


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