ESTELA FIGUEROA
COME IN UN DIPINTO DI CHAGALL
Come in un dipinto di Chagall
Galleggio sui tetti.
Un filo sottile mi lega
a ciò che fino a ieri
chiamavo realtà.
La mia realtà: quella
bocca oscura che si aprì
per farmi del male.
Pestilenze febbrili
che popolavano i miei giorni
le mie notti
Quella bocca oscura
avrebbe dovuto tacere.
Quel buco cieco
avrebbe dovuto saperlo
che sono destinata alle parole
che brillano sulla carta
come l'arcobaleno che il bambino guarda assorto
come l'arancia trafitta dal sole sull'albero
come l'ambra sul petto nudo.
Galleggio sui tetti.
Quando la mia bocca si aprirà
ambra e frutti cadranno sulla città.
Qualcuno mi vedrà prodiga
materna e felice
come in un dipinto di Chagall.
(da La forestiera, 2007)
.
Il mondo colorato di Chagall, onirico e primitivo, libero dalle leggi di gravità, poetico e fiabesco, è il rifugio della poetessa argentina Estela Figueroa: “lo splendore della trascendenza” viene a sollevare dalla realtà attraverso la poesia che legge la vita e le sue sofferenze.
.
MARC CHAGALL, “OLTRE LA CITTÀ”
.
LA FRASE DEL GIORNO
In certi momenti il mio corpo mi sembra / una casa abbandonata. // E non so se sono io / o il mio fantasma / che vi è entrato / per sbaglio.
ESTELA FIGUEROA, Maschere scelte
Estela Figueroa (Santa Fe, 12 agosto 1946 – 11 agosto 2022), poetessa argentina. Fu direttrice di La Ventana e collaboratrice di El Litoral, Nelle sue poesie – “piccole opere, scritte nell'intimità e quasi con vergogna", – coniuga la vita quotidiana e minimale e "lo splendore della trascendenza".
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