venerdì 16 settembre 2022

Due ceppi sul fuoco


FATOS ARAPI

NON ODIARMI

Noi due eravamo un tempo
come cielo e mare:
se uno si rannuvolava, l'altro si oscurava,
se uno schiariva, l'altro tornava azzurro.
Io e te eravamo un tempo
come due ceppi sul fuoco:
separati ci siamo spenti,
uniti divampavamo.
Ma quanto presto l'amore
si è trasformato in odio…
Non odiarmi…

(da Poesie e versi, 1966)

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Già nel Cantico dei Cantici l'amore è presentato come fuoco: “Le sue vampe son vampe di fuoco, / una fiamma del Signore!” Venendo a tempi più recenti ecco lo Shakespeare di Romeo e Giulietta: “Amore è fuoco scintillante negli occhi degli amanti”; e il Trovatore di Giuseppe Verdi: “L'amore Ah! l'amor, l'amore ond'ardo / le favelli in mio favor!”; e ancora Catherine Pozzi: “Altissimo amore che superate la memoria, /  fuoco senza focolare di cui ho fatto tutta la mia luce”. Bella è l'immagine dei due ceppi nel camino avvinti dallo stesso fuoco che propone il poeta albanese Fatos Arapi. Venuta meno la fiamma, finito l’amore, resta però il freddo odio.

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FOTOGRAFIA © PXHERE
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   LA FRASE DEL GIORNO   

Sono stato io quel fuoco che si ravvivò, disparve? / Tutto è così remoto. L'assenza brucia come il ghiaccio.
ANDRÉ FRÉNAUD




Fatos Arapi (Zvërnec, 19 luglio 1930 – Tirana, 11 ottobre 2018), poeta, romanziere, traduttore e giornalista albanese, considerato il più importante poeta del Novecento in patria. Dal 1973, dopo le critiche del regime al Dramma di un anonimo partigiano, non pubblicò più fino al 1989.




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