ÁNGEL GONZÁLEZ
CADUTA
E torno a cadere da solo
nel vuoto,
nel nulla.
Che capriola!
Scendo o volo?
Non lo so.
Ricevo
il colpo di rigore, e atterro.
Mi tocco per vedere se c'è stato un grande danno,
ma non riesco a trovarmi.
Dov'è il mio corpo?
Solo la mia anima fa male.
Nulla di serio.
(da Nulla di serio, 2008)
.
La caduta è quella del vivere umano, il nulla è un valore nominale assoluto e allude al vuoto che è l'uomo in una prospettiva esistenziale. È il transito verso il nulla del personaggio etereo che popola gli ultimi libri di Ángel González: "L'unica parola / che sento e che pronuncio / è questa / che con tutto il mio amore oggi ti dedico: / nulla".
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HENRI MATISSE, "ICARO"
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LA FRASE DEL GIORNO
Poiché si è consapevoli dell'inutilità di tante cose, / a volte ci si siede in silenzio all'ombra di un albero – d'estate – / e si tace.
ÁNGEL GONZÁLEZ, Trattato di urbanismo
Ángel González Muñiz (Oviedo, 6 settembre 1925 – Madrid, 12 gennaio 2008), poeta spagnolo della Generazione del ‘50. Premio Principe delle Asturie nel 1985 e Premio Regina Sofia nel 1996. La sua opera mescola intimismo e poesia sociale con un tocco ironico. Il passare del tempo, l’amore e la civilizzazione sono i suoi temi ricorrenti, giocati su toni di un’ottimistica malinconia.
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