IDEA VILARIÑO
C’È BISOGNO
Non c'è bisogno di odiare il tango
o il mare
o le formiche
non serve detestare il sorriso
il sole
le commissioni
le goffe cure degli uomini
non c'è bisogno di essere disgustati dai giornali
dai notiziari alla radio
dai raduni.
O c'è.
C'è.
Se c'è.
Beh, se c'è.
Sì. Però.
Però non c'è bisogno.
Suppongo.
(da Povero mondo, 1966)
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Idea Vilariño, poetessa uruguaiana, esprime con assoluta maestria il tema dell'ineluttabilità nella vita umana: ne nasce da un lato una superiore indifferenza nei confronti di ciò che non possiamo governare, dall'altro per la stessa ragione una incurante tolleranza. Ma regna comunque il dubbio, quel "c'è, se c'è, beh, se c'è, sì, però" ben rappresentato anche nel contrasto tra il titolo e l'incipit della poesia.
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ELIAN STOLARSKY, "GIOCO DI DAME"
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LA FRASE DEL GIORNO
Tuttavia, uno è più del suo io profondo, della sua posizione metafisica; ci sono altre cose che contano.
IDEA VILARIÑO, Semanario Universidad, 26 agosto 2004
Idea Vilariño Romani (Montevideo, 18 agosto 1920 – 28 aprile 2009), poetessa, saggista e critica letteraria uruguaiana. Appartenne al gruppo della Generazione del ‘45 con Juan Carlos Onetti e Mario Benedetti. Le sue poesie sono spesso caratterizzate da una introspezione intima.
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