venerdì 23 aprile 2021

Francesco Scarabicchi


Il poeta Francesco Scarabicchi, malato da tempo, è scomparso nella sua Ancona ieri mattina. Classe 1951, traduttore di Machado e Lorca, attratto dalle arti figurative, allievo di Franco Scataglini, esordì nel 1982 La porta murata, cui seguirono altre dieci raccolte tra cui spiccano Il prato bianco e Il cancello, caratterizzate da un’assenza di retorica e da un’attenzione per le piccole cose che lo portano a meditare sul tempo, sulla vita e sulla morte, sul ricordo. Alcuni dei suoi ultimi versi sono una sorta di epitaffio: “È stato nel suo mondo  / un po’ da parte, / un cantonale / che non dà disturbo / fin quando se n’è andato / dove niente, a nessuno, / è necessario”.

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FOTOGRAFIA © YOUTVRS

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MAIS OU SOUNT

Non è stato un ritorno il riapprodare
all’isola nascosta della casa.
Credo fosse il dicembre
di un natale felice,
la pioggia che batteva il lungomare,
le stanze vuote come gusci d’uovo.

In piedi, nel vano della porta
( il segno dei quadri alle pareti ),
come se fossi stata muta al fianco,
ti ho chiesto:  «I vivi di qui, adesso,
dove sono?»

(da Il cancello, peQuod, 2001)

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PRIMO PRELUDIO

a Massimo Recalcati

Non la musica,
non la sua rovina,
ma un’assenza di
niente che declina
come di neve
bianca una collina
senza il gelo del mese,
senza inverno;
così è stato l’inferno
che non brucia
di anni votati
al vetro che traspare
tutto il mondo di là
che, in lontananza,
è dato di vedere
e non toccare,
vuoto di voce
voce di sembianza
persa nell’aria
che non sa tornare.
Anni di fiume fermo,
acqua nel sonno
della pena che tace
e che si insinua
dove il sogno finisce
e in lui cammina

(da Il prato bianco, L’Obliquo, 1997)

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LA FRASE DEL GIORNO
C'è, nel luogo che lasci, quando parti, una tranquilla carità di sguardi.
FRANCESCO SCARABICCHI, Il prato bianco




Francesco Scarabicchi (Ancona, 10 febbraio 1951 – 21 aprile 2021), poeta e traduttore italiano, che si occupava anche di arti visive. La sua è definita una poesia realistica e le sue tematiche sono concentrate sui temi del tempo, della vita, della morte e del ricordo.


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