Il 9 aprile 1821, in una casa del Quartiere Latino oggi distrutta nasceva a Parigi il poeta Charles Baudelaire. La sua carriera poetica iniziò nel 1845 con la pubblicazione sull’Artiste di A una dama creola. Aristocratico e bohémien Baudelaire è attratto da tutto ciò che porta all’estremo, da ciò che denuncia l’eccezionalità, la fantasia che invade il confine onirico e addirittura l’allucinazione ottenuta attraverso le droghe: tutte caratteristiche che si ritrovano nei suoi versi, pubblicati nel 1857 con il titolo I fiori del male, in cui il poeta appare come un angelo decaduto che cerca la liberazione. Considerato “poeta maledetto”, precursore del Decadentismo ed elemento di spicco del Simbolismo, Baudelaire morì il 31 agosto 1867, per le conseguenze di un ictus che lo aveva lasciato paralizzato nella parte destra del corpo. Aveva 46 anni.
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L’UOMO E IL MARE
Uomo libero, sempre tu amerai il mare!
Il mare è il tuo specchio; tu miri,
nello svolgersi infinito delle sue onde, la tua anima
e il tuo spirito non è abisso meno amaro.
Ti compiaci a tuffarti entro la tua propria immagine;
tu l'abbracci con gli occhi e con le braccia,
e il tuo cuore
si distrae alle volte dal suo battito
al rumore di questo lamento indomabile e selvaggio.
Siete entrambi a un tempo tenebrosi e discreti:
uomo, nessuno ha mai misurato la profondità dei tuoi abissi;
mare, nessuno conosce le tue ricchezze segrete,
tanto siete gelosi di conservare il vostro mistero.
E tuttavia sono innumerevoli secoli
che vi combattete senza pietà né rimorsi,
talmente amate la carneficina e la morte,
eterni lottatori, fratelli implacabili.
(L’homme et la mer, da I fiori del male, 1857)
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ELEVAZIONE
Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli,
delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari,
oltre il sole e l'etere,
al di là dei confini delle sfere stellate,
spirito mio tu ti muovi con destrezza,
e, come un bravo nuotatore che si crogiola sulle onde,
spartisci gaiamente le profonde immensità
con maschio indicibile piacere.
Fuggi lontano da questi miasmi pestiferi,
va' a purificarti nell'aria superiore,
bevi come un liquido puro e divino
il fuoco chiaro che riempie gli spazi limpidi.
Lasciatisi alle spalle
gli affanni e i dolori
che pesano con il loro carico sulla brumosa esistenza
felice chi può con ala vigorosa
slanciarsi verso i campi luminosi e sereni;
colui i cui pensieri, come allodole,
saettano liberamente verso il cielo del mattino;
colui
che vola sulla vita. e comprende agevolmente
il linguaggio dei fiori e delle cose mute!
(Élévation, da I fiori del male, 1857)
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LA FRASE DEL GIORNO
Che cos'è l'arte pura secondo la concezione moderna? È la creazione di una magia suggestiva che accoglie insieme l'oggetto e il soggetto, il mondo esterno all'artista e l'artista nella sua soggettività.
CHARLES BAUDELAIRE, Scritti sull’arte
Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 - 31 agosto 1867), poeta francese, considerato il padre del Simbolismo. Dopo un viaggio in Oriente, trascorse quasi tutta la vita a Parigi in un alternanza di droghe, alcool, disordini e aspirazioni ideali. La sua poesia verte sull'uomo, le sue cadute e i suoi tentativi di rialzarsi tra spleen e ideale.
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