MARIA PAWLIKOWSKA
LA PRÉCIEUSE
Ti vedo avvolta nella pelliccia
incerta di fronte ad una pozzanghera
con il pechinese in braccio, l'ombrello e una rosa...
E come potrai mai fare un passo nell'infinito?
(da Baci, 1926 - Traduzione di Krystyna Jaworska)
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Una piccola scena, una miniatura poetica tra le tante che compongono Baci, raccolta della poetessa polacca Maria Pawlikowska edita nel 1926: una signora-bene, con tutti i tratti distintivi, dalla pelliccia al cagnolino, dall’ombrellino alla rosa: e quello che per la gente comune non è un ostacolo, ovvero una pozzanghera, diventa insormontabile. La Pawlikowska sposta allora il piano della sfida e la domanda si fa esistenziale: come è possibile per questa donna, frenata dalle convenzioni sociali e appesantita dagli orpelli terreni, affrontare la vita, il senso delle cose ultime?
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FOTOGRAFIA © MEITENG/RGBSTOCK
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LA FRASE DEL GIORNO
È facile ammirare i fiori, / ma essere un fiore…
MARIA PAWLIKOWSKA, Baci
Maria Pawlikowska-Jasnorzewska, nata Kossak (Cracovia, 24 novembre 1891 – Manchester, 9 luglio 1945), poetessa polacca. Autrice prolifica, denominata la “Saffo polacca”, fu la regina della scena poetica del suo paese durante il periodo tra le due guerre.
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