giovedì 13 giugno 2019

Nel mezzo l’acqua


ADAM ZAGAJEWSKI

IL FIUME

Dalle poesie poesie, dai canti
canti, dai quadri quadri,
continua sempre l’amichevole
fecondazione. Sull’altra riva
del fiume, nel raggio dell’esistenza,
marciano i soldati. L’armata nera,
l’armata rossa, l’armata verde,
arcobaleno di ferro. Nel mezzo l’acqua
tranquilla, l’onda indifferente.

(da Dalla vita degli oggetti, Adelphi, 2012 – Tradzuione di Krystyna Jaworska)

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Come scrive Krystyna Jaworska della poesia di Adam Zagajewski, “osservando ciò che ci circonda possiamo cogliere quanto sta sotto la superficie tangibile. La dialettica tra soggetto e oggetto è centrale in qu sto processo conoscitivo”. Questa capacità di osservare, questa funzione del poeta che si è assunto Zagajewski è il perfetto “tentativo di cristallizzare per un attimo, un frammento di eternità e cogliere in modo condensato una percezione più intensa dell’esistente”. Come il fiume che resta nel suo alveo indifferente mentre tutto attorno scorre la storia.

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FOTOGRAFIA © FREE PHOTOS/PIXABAY

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LA FRASE DEL GIORNO
Siamo come palpebre, dicono le cose, / sfioriamo l'occhio e l'aria, l'oscurità / e la luce, l'India e l'Europa.
ADAM ZAGAJEWSKI, Della vita degli oggetti




Adam Zagajewski (Leopoli, Ucraina, 21 giugno 1945) è un poeta, scrittore e saggista polacco. Esordì nel 1972 con Komunikat. Nel 1976 aderì al Comitato per la Difesa degli Operai e la dittatura comunista gli impedì di pubblicare. Cominciò allora il suo esilio a Houston e Parigi. Tornò a risiedere a Cracovia nel 2002.

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