JOSEP PALAU I FABRE
OMBRA D’ANNA
a Blanca
Passa la mano tra i miei capelli, Anna,
passa la mano.
Sarò un bambino per i tuoi consigli, Anna
- un vecchio.
Guarda la neve sulla mia fronte, Anna,
e i disinganni.
Mi pesa vivere in questo mondo, Anna:
ho già mille anni
La viva fiamma che mi consuma, Anna,
non ha riposo,
e non vedo niente perché sono luce, Anna,
vivo senza corpo.
Passa la mano tra i miei capelli, Anna,
passa la mano.
Senza dire niente dammi un consiglio, ora,
che sono stanco.
(da Poesie dell’Alchimista, 1943)
.
La fatica di esistere, il peso del “mestiere di vivere” di Pavese, pervade i versi del poeta catalano Josep Palau i Fabre. Ma, come un controcanto, si erge la speranza, sotto forma di una donna, Anna, quasi una divinità materna capace di imporre la sua mano consolatrice.
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SCENA DAL FILM "LA CONSOLATION" DI CYRIL MENNEGUN © UNITÉ DE PRODUCTION
.LA FRASE DEL GIORNO
Verso: tu sei identico a me. / Mi vedo in te e tu mi vedi. / Siamo due voci in contemporanea? / Ma quale è di chi? Quale?
JOSEP PALAU I FABRE, Poesie epigrammatiche
Josep Palau i Fabre (Barcellona, 21 aprile 1917 – 23 febbraio 2008), narratore, drammaturgo, saggista, massimo esperto di Picasso. Fu il principale esponente della letteratura in lingua catalana del dopoguerra. Ammaliato dall’alchimia, la applica alla poesia, intesa non “come fine a se stessa, ma come mezzo d’esplorazione, o di sperimentazione”.
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