lunedì 10 giugno 2019

Quando il giorno finisce


RACHEL BLUWSTEIN

PIÙ DI UNA VOLTA, D’ESTATE

Più di una volta, d’estate, quando il giorno finisce,
alla fievole luce del tramonto,
venivo da te per lunghi periodi
e ascoltavo la voce del tuo canto:
"Piccola e povero è la mia casa
e in essa vivo solitario… "


Quel ricordo splende e vive in me,
quel silenzio, la tenerezza
e la triste dolcezza che il tuo canto
sapeva versare sull'anima.
"Piccola e povera è la mia casa
e in essa vivo solitario… "


E a volte mi sembra, quando il giorno finisce,
quando la malinconia delle ombre mi sovrasta,
che ancora come un tempo mi giunga all’orecchio
quell’ingenua melodia:
"Piccola e povera è la mia casa
e in essa vivo solitario…"


(da Poesie, 1935)

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La nostalgia, dolce e triste al contempo, che ci colpisce quando siamo più sensibili, nella luce arancione di un tramonto, nell’ultimo oro del crepuscolo: ne cade preda anche la poetessa russa naturalizzata israeliana Rachel Bluwstein, ed è un ricordo ormai perduto di un tempo quando bastava un canto udito, un’ingenua melodia, a sentirsi felici.

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FOTOGRAFIA © FREE PHOTOS/PIXABAY

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LA FRASE DEL GIORNO
Catturerò lo sguardo dei tuoi occhi, / lo catturerò e lo rinchiuderò in una poesia.
RACHEL BLUWSTEIN




Rachel Bluwstein (Saratov, Russia 2 ottobre 1890- Tel Aviv, 16 settembre 1931), poetessa russa naturalizzata israeliana. Conosciuta e venerata in Israele anche solo come Rachel o Poetessa Rachel: è stata uno dei primi autori a scrivere in ebraico, lingua di cui padroneggiò sia i registri più colloquiali, sia le più complesse sfaccettature del linguaggio biblico.


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