TOMMASO LANDOLFI
ADDIO, MONTI SORGENTI
«Addio, monti sorgenti...»
Un magnifico detto ( non servono commenti)
Che ci serba la mente che non erra.
Ma non sempre però tornano i conti:
Da nessun’acqua a noi sorgono monti
E non abbiamo terra.
(da Des mois, Vallecchi, 1967)
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Lo scrittore Tommaso Landolfi dissemina questa sestina in Des mois, opera diaristico- meditativa nella quale, con asciutta essenzialità moralistica, analizza la vita tentando invano di dipanare una matassa di inquietudini e di dubbi, di lacerazioni esistenziali, della consapevolezza che la realtà sia inconoscibile: ne nasce questa parodia del passo probabilmente più celebre, a parte l’incipit, dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni.
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LUIGI BIANCHI, “ADDIO, MONTI SORGENTI”
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LA FRASE DEL GIORNO
Ma, santo Dio, si rifletta che un vero conforto non può venirci se non da un verso solo: lasciamogli spiegare il canto, al poeta, e ci avvedremo di non aver nulla in comune con lui e che egli non può giovarci in alcun modo.
TOMMASO LANDOLFI, Des mois
LA FRASE DEL GIORNO
Ma, santo Dio, si rifletta che un vero conforto non può venirci se non da un verso solo: lasciamogli spiegare il canto, al poeta, e ci avvedremo di non aver nulla in comune con lui e che egli non può giovarci in alcun modo.
TOMMASO LANDOLFI, Des mois
Tommaso Landolfi (Pico, 9 agosto 1908 – Ronciglione, 8 luglio 1979), scrittore, poeta e traduttore italiano. Anche se poco noto al grande pubblico, complice la lingua estremamente ricercata e la poetica per certi versi assimilabile al Surrealismo, e una certa distanza dalle tendenze letterarie italiane, è considerato uno degli scrittori italiani di maggior rilievo del Novecento.
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