sabato 29 dicembre 2018

La luce di quell’alba


JACOBO REGEN

PAROLE

Ti chiedo solo di ricordare
La luce di quell’alba
Che abbiamo tanto amato.
Ho dissipato con te
Tante parole che credevi
Certe,
Che palpitavano,
Che vivevano
E ho amato in te le mie parole.
Quando ho smesso di amarle,
Ti ho persa.

(da Mondo umbratile, 1971)

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Anche le parole fanno parte di una storia d’amore. C’è un celebre “Controcorrente” in cui Indro Montanelli racconta una relazione attraverso gli incipit delle lettere: "Signora..."  "Cara Signora..."  "Mia dolce Signora..."  "Amore mio..."  "Mia maliarda..."  "Amore caro..."  "Cara Amica..."  "Cara Signora..."  "Signora..." Il poeta argentino Jacobo Regen le identifica in questo caso con l’amore stesso: non riconoscere più quelle parole come proprie significa non amare più.

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Falò

FOTOGRAFIA © MANUEL MEURISSE/UNSPLASH

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LA FRASE DEL GIORNO
Credo che le parole / sono carne e spirito: / tatuaggi sbalzati / a punta di coltello.
JACOBO REGEN, Mondo umbratile




Jacobo RegenJacobo Regen (Campo Quijano, 5 gennaio 1935), poeta argentino. Secondo Miriam Fuentes “la sua poesia rappresenta parola e atto, realizza la sintesi coerente limpida e fedele di chi ha visto tutto, di chi profondo e intenso come un pozzo, ha vissuto nella piccola pelle stessa del verso.


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