GUSTAVO BORGA
SUL TETTO
Sul tetto
di casa mia
è cresciuto un albero
vi si posano gli uccelli
una donna sogna
all’ombra dei suoi rami
talvolta
i bambini
mi chiedono
e le radici?
mi tocco il petto
e
rispondo
sono io
(da Per voi NO, 2010)
.
“Uno è di dove si sente meglio” scrisse Luis Sepúlveda nella Frontiera scomparsa. E questo albero che sovrasta la casa del poeta argentino Gustavo Borga è la patria che nasce dal cuore, è il retaggio del sentimento, il rifugio dove gli uccelli fanno il nido, dove la sposa dorme sicura e i bambini giocano tranquilli.
.
JAMES COMBRIDGE, “IL CASTELLO SULL’ALBERO”
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LA FRASE DEL GIORNO
Se un albero scrivesse l'autobiografia, non sarebbe diversa dalla storia di un popolo.
KAHLIL GIBRAN, Sabbia e spuma
Gustavo Borga (Villa Nueva, 7 dicembre 1960), è un poeta argentino. Ferroviere, ha pubblicato Anatroccoli sgozzati (2002), Bel ragazzo biondo(2006), Poesia riunita (2008), Per voi NO (2010), Un puntino nero (2013), Come un cuore (2016) e Pozzo di luce (2018).
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