martedì 10 febbraio 2015

La poesia che cerco

 

JOSÉ EMILIO PACHECO

A CHI POSSA INTERESSARE

Che altri scrivano
il grande poema
i libri unitari
le opere
rotonde che siano specchio
di un’armonia

A me interessa solo
testimoniare
il momento che passa
le parole
che detta nel suo fluire
la fuga del tempo

La poesia che cerco
è come un diario
senza progetto e senza misura.

(A quien pueda interesar, da Tarde o temprano, 2002)

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Devo dire che la mia idea di poesia è molto simile a questa espressa dal poeta messicano José Emilio Pacheco: non amo le costruzioni artefatte che cercano di intrappolare la bellezza, di incanalarla in progetti poetici o ancora peggio di piegarla all’ideale politico, alla prostituzione del pensiero: la poesia deve essere la testimonianza del poeta, deve cogliere il momento nell’attimo esatto in cui si manifesta.

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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia deve essere essenzialmente un'attività pura, lontana da ogni convenienza materiale: ragione per cui la poesia didascalica, che si propone uno scopo pratico, è un genere deteriore, se pur si può considerare vera poesia.
DINO BUZZATI, In quel preciso momento




José Emilio Pacheco Berny (Città del Messico, 30 giugno 1939 - 26 gennaio 2014), scrittore, poeta, saggista e traduttore messicano. Fu parte integrante della Generazione dei ‘50. La sua poesia concentra l’attenzione sulla storia, sulla ciclicità del tempo, sull’universo dell’infanzia e sulla vita nel mondo moderno.


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