lunedì 23 febbraio 2015

La dea bianca

 

JOSÉ EMILIO PACHECO

LA DEA BIANCA

Poiché sa quanto la ami e come parlo di lei in sua assenza,
la neve è venuta a cercarmi.
Ha dipinto di Bruegel gli alberi.
Ha dipinto di Hokusai il campo desolato.

Impossibile accontentare tutti.
La neve che per me è la dea, la sposa,
Astarte, Diana, l’eterna ragazza,
per altri è la nemica, la strega, la condannata al rogo.
Ostacola i loro lavori e i loro guadagni.
La odiano per averla vista tanto e per essere cresciuti con lei.
La collegano al sudario e alla morte.

Ai miei occhi invece è la giovane vita, la Dea Bianca
che apre le braccia, ci accoglie per un istante e va via.
Le dico addio, arrivederci, spero di rivederti un giorno.
Addio, schiuma dell’aria, isola che dura un istante.

(La diosa blanca)

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Qualche giorno fa, dicevo di concordare con il poeta messicano José Emilio Pacheco sulla sua concezione di poesia. Concordo anche sul suo amore per la neve: io, che pure sono di quelli “cresciuti con lei” e che tengo in caldaia la mia bella pala rossa consunta dall’uso ripetuto, inverno dopo inverno, amo la neve. Lo so, è un impiccio quando impesta le strade e gli spazzaneve ti lasciano un ammasso alto mezzo metro sull’uscio di casa, è brutta quando dopo giorni a contatto con lo smog si trasforma in cumuli nerastri, ma è davvero la Dea Bianca: non solo è bellissimo vederla cadere, si torna bambini, si gode dell’atmosfera che il manto bianco lascia, si prova allegria nel vedere i pupazzi nei giardini e i bambini scendere con gli slittini; ma anche è un toccasana per le colture, è acqua che viene a dare vita al frumento nuovo. Ed è un’effimera bellezza che non a caso grandi artisti hanno ritratto nei loro dipinti, da Bruegel a Hokusai. È una manifestazione della poesia sotto altra forma.

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Hokusai

KATSUSHIKA HOKUSAI, “IL MONTE FUJI IN UNA TORMENTA DI NEVE”

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LA FRASE DEL GIORNO
La neve non vuole dire nulla: / è solo una domanda che lascia cadere milioni di segni /  interrogativi sopra il mondo.
JOSÉ EMILIO PACHECO, Isole alla deriva




José Emilio Pacheco Berny (Città del Messico, 30 giugno 1939 - 26 gennaio 2014), scrittore, poeta, saggista e traduttore messicano. Fu parte integrante della Generazione dei ‘50. La sua poesia concentra l’attenzione sulla storia, sulla ciclicità del tempo, sull’universo dell’infanzia e sulla vita nel mondo moderno.


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