lunedì 16 febbraio 2015

Simile alla neve

 

VICENTE QUIRARTE

INCONTRO CON LA NEVE

Ha nevicato tutta notte e albeggia
la terra immacolata.
Chi potrebbe dire che sotto il manto
prepara il suo verde la primavera.
Se la purezza esiste,
quanto è simile alla neve:
foglio bianco steso sul mondo
per dimostrare che niente rimane.

(Encuentro con la nieve, da El ángel es vampiro, 1991)

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La neve cade a coprire ogni cosa con il suo bianco splendore, stende la sua ovatta sui campi, sulle case, cancella i rumori, sospende per qualche tempo la percezione consueta del reale. E sembra che quel candore si propaghi per osmosi anche alle nostre anime – almeno finché non ci rendiamo conto che dobbiamo uscire, che la macchina è nel garage, che il viale di uscita è ingombro, che le strade saranno un delirio e che parcheggiare sarà un’impresa eccezionale. Però ha ragione il poeta messicano Victor Quirarte: la neve è l’emblema stesso della purezza e contemporaneamente dell’effimero, basterà la pioggia, basterà qualche giorno di sole a sciogliere tutto quel bianco.

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Neve

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Si dice che quando cade la neve l’umanità ha l’anima bianca, le città sono silenziose e le strade semideserte. Sarebbe bene che nevicasse tutto l’anno.
ROMANO BATTAGLIA, L’uomo che vendeva il cielo




Vicente Quirarte Castañeda (Città del Messico, 19 luglio 1954), poeta, saggista e scrittore messicano, autore di opere in vari generi letterari, come drammaturgia, poesia e letteratura fantastica. Presso l’Università Nazionale Autonoma del Messico ha lavorato come professore, ricercatore, coordinatore di workshop e, dal 28 settembre 2017, è membro del Consiglio Direttivo. 



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