martedì 3 febbraio 2015

Resurrezione quotidiana

 

JOSÉ ANGEL VALENTE

CADE LA NOTTE

Cade la notte.
                   Il cuore scende
infiniti gradini,
enormi gallerie,
fino a incontrare il dolore.
Lì si ferma, rimane
lì, sconfitto,
trova il suo essere.

                    L’uomo può
caricarselo sulle spalle
per salire di nuovo
verso la luce faticosamente:
può camminare per sempre,
camminare…
                    Tu che puoi,
dacci oggi la nostra resurrezione quotidiana!

(Cae la noche, da Poemas a Lázaro, 1960)

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Siamo tutti Lazzaro, tutti risorgiamo ogni giorno al risveglio: il poeta spagnolo José Angel Valente, attento ad ogni tipo di mistica, da quella cristiana alla cabala ebraica, dal sufismo al tao, trova questa metafora per il risveglio, per il ritorno dal buio della notte alla luce del mattino. Ed è un’analogia efficace: dormire, sognare, è scavare nell’inconscio, discendere dentro di noi, per poi risalire da quelle profondità alla superficie del giorno.

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Chagall

MARC CHAGALL, “IL SOGNO DI GIACOBBE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Tutta la notte mi illumini / nudo contro il sogno: / con la luce che irradi / fammi più vero.
JOSÉ ANGEL VALENTE




ValenteJosé Ángel Valente (Orense, 25 aprile 1929 - Ginevra, 18 luglio 2000), poeta, saggista e traduttore spagnolo. Accostato al Gruppo poetico dei ‘50, dal 1966 evolve verso una poesia più esistenziale e influenzata dalla mistica.



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