lunedì 17 dicembre 2012

Ubriaco d’universo


GIUSEPPE UNGARETTI

LA NOTTE BELLA

Devetachi il 24 agosto 1916

Quale canto s’è levato stanotte
che intesse
di cristallina eco del cuore
le stelle

Quale festa sorgiva
di cuore a nozze

Sono stato
uno stagno di buio

Ora mordo
come un bambino la mammella
lo spazio

Ora sono ubriaco
d’universo

(da L’Allegria, 1931)

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“Esultanza che l’attimo, avvenendo, dà perché fuggitivo, attimo che soltanto amore può strappare al tempo, l’amore più forte che non possa essere la morte. È il punto dal quale scatta quell’esultanza d’un attimo, quell’allegria che, quale fonte, non avrà mai se non il sentimento della presenza della morte da scongiurare”: nelle parole che Giuseppe Ungaretti usò per spiegare i motivi che lo portarono a scegliere Allegria di Naufragi come primo titolo della raccolta, troviamo il senso di questa poesia, scritta una notte d’agosto dove finisce il Friuli e si sente l’eco dell’Isonzo che scorre a valle. In piena I Guerra Mondiale, Ungaretti si nutre d’universo, s’inebria della bellezza del cielo, prende coscienza di sé davanti all’Assoluto: “Mi genera / ogni attimo d’universo” scrisse in due versi poi tagliati dalla Notte bella.

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IMMAGINE © OUR EARTH NET

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LA FRASE DEL GIORNO
Il mio cuore vuole illuminarsi / come questa notte / almeno di zampilli di razzi.
GIUSEPPE UNGARETTI, L’Allegria




Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è uno dei tre grandi poeti dell’Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima guerra mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di letteratura moderna alla Sapienza.


4 commenti:

Federica ha detto...

Ungaretti tocca sempre il cuore, e vengono in mente le sofferenze delle persone... ultime in lista il dolore dei genitori dei bimbi uccisi nel connecticut.
A presto, Federica

AlmaCattleya ha detto...

E' inutile. Ungaretti mi commuove sempre anche se in quel momento il mio cuore è gelido oppure se mi sento così triste da sprofondare.
Ungaretti mi arriva direttamente.

DR ha detto...

è la sua grandezza, questo bilanciarsi nell'Assoluto, che sia in un'oasi nel deserto o in una dolina del Carso

Vania ha detto...

...c'è poco da dire..avete detto tutto...aggiungo solo la foto inserita è un/a completamento perfetto.

ciaoo Vania:)