"Poesia verticale: verso l'alto e verso il basso, pozzo attraverso il quale sale l'acqua potabile dello spirito e torre attraverso la quale scende l'aria libera del pensiero": così scrisse dell'opera del poeta argentino Roberto Juarroz, di cui oggi ricorre il centenario della nascita, il Premio Nobel messicano Octavio Paz, che definì i suoi versi "una sorprendente cristallizzazione verbale: il linguaggio ridotto a una goccia di luce. Un grande poeta degli istanti assoluti". Inizialmente influenzato dal creazionismo del cileno Vicente Huidobro e dal simbolismo di Stéphane Mallarmé, fu anche impressionato dai romantici tedeschi. La sua poesia è una ricerca dell'assoluto attraverso il rigore e la concisione del linguaggio, attraverso la parola che è punto di contatto tra l'uomo e il mondo visto come rivelazione.
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POESIA VERTICALE, 14
Ho trovato il punto esatto dove sono le mani,
allo stesso tempo più grandi e più piccole di loro stesse.
Ho trovato il punto
in cui le mani sono tutto ciò che sono
e qualcosa di più.
Ma lì non ho trovato
qualcosa che ero sicuro di trovare:
altre mani che aspettavano la mia.
(da Poesia verticale, 1958)
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POESIA VERTICALE, 44
Perché stanotte tu dormi lontano
e in un letto troppo assonnata,
io sono qui sveglio,
con una mano mia e l'altra tua.
Tu sarai ancora lì
nuda come te
e io sarò ancora qui
nudo come me.
La mia bocca è già troppo grande e pensa molto
e i tuoi capelli sono corti e assonnati.
Non c'è più tempo per essere
nudi come
l'uno dell'altra.
(da Poesia verticale, 1958)
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SETTIMA POESIA VERTICALE, 1
Usa la tua mano come cuscino.
Lo fa il cielo con le nuvole,
la terra con le sue zolle
e l'albero che cade
con le sue foglie.
Solo allora potrai sentire
la canzone senza distanza,
la canzone che non entra nell'orecchio
perché è nell'orecchio,
l'unica canzone che non si ripete.
Ogni uomo ha bisogno
di una canzone intraducibile.
(da Settima poesia verticale, 1982)
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Altre poesie di Roberto Juarroz sul Canto delle Sirene:
- Poesia verticale, 7
- Poesia verticale, 13
- Poesia verticale, 51
- Seconda poesia verticale, 67
- Quinta poesia verticale, 4
- Quinta poesia verticale, 55
- Sesta poesia verticale, 40
- Settima poesia verticale, 32
- Ottava poesia verticale, 13
- Decima poesia verticale, 10
- Decima poesia verticale, 71
- Undicesima poesia verticale, IV, 1
- Dodicesima poesia verticale, 15
- Tredicesima poesia verticale, 55
LA FRASE DEL GIORNO
Il poeta è un coltivatore di crepe . Frattura la realtà apparente o aspetta che si incrini, per cogliere ciò che si cela oltre il simulacro.
ROBERTO JUARROZ, Poesia e realtà
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Roberto Juarroz (Coronel Dorrego, 5 ottobre 1925 – Buenos Aires, 31 marzo 1995), poeta, saggista e bibliotecario argentino. La sua opera, salvo le prime Sei poesie scelte del 1960 è riunita con il titolo unico di Poesia verticale. Varia solo il numero d'ordine, da raccolta a raccolta, fino alla quattordicesima, uscita postuma nel 1997.

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