Ottobre, cuore dell'autunno, risalta nei versi di due grandi scrittori italiani del Novecento: il bolognese Riccardo Bacchelli ricorda con nostalgia i campi e le lunghe strade della sua terra colorate dalla stagione, tra la raccolta della frutta e la preparazione del mosto che sarà poi vino. Il ferrarese Giorgio Bassani presenta invece una scena marina, una spiaggia che sbiadisce nella pioggerella autunnale.
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A. J. CASSON, "MILL LAKE, PARRY SOUND"
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RICCARDO BACCHELLI
IMPROVVISA, LA FANTASIA...
Improvvisa, la fantasia m'ha condotto per le strade
rettilinee del Bolognese, bordate di rami
freddolosi, toccati dall'ottobre, con prospettive
di persiane verdi allineate sulle facciate.
Il Reno si stacca dai monti con incantevoli
indugi e prende spazio in pianura, alberi
e frutteti si spogliano con incredibile bellezza,
riposano al sole le terre. È il tempo
adesso che le cantine odorano di fermentazione,
e il contadino esce senz'arnesi a guardare
forse se qualche fosso non scola. Le terre,
gli uomini, il paese fortunato nelle adiacenze
del fiume, godono questo sole breve.
Gli uccelli son di passo.
(da Memorie del tempo presente, 1953)
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GIORGIO BASSANI
MARINA D’OTTOBRE
Che la pioggia dilavi il cielo, e il sole
basso d’autunno vermiglio sfavilli,
viola si curverà la spiaggia al lieto
urto della risacca.
E andremo dentro la bruma, noi, nel lieve
sonno che su dal buio, dal segreto
sciacquio fuma, fidando che per noi e basta
un faro alfine brilli.
(da Storie dei poveri amanti, Astrolabio, 1945)
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando l'ottobre lento trascolora / è come il mosto dolce che le vespe / coprono fitte e ingorde dentro il fumo / tenue d' ottobre ch 'entra nelle stalle.
UMBERTO PIERSANTI, Passaggio di sequenza
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Riccardo Bacchelli (Bologna, 19 aprile 1891 – Monza, 8 ottobre 1985), drammaturgo, giornalista, traduttore e critico teatrale italiano. La sua vasta produzione comprende poesie, romanzi, opere di teatro, saggi storici e critici. Al centro ideale della sua opera risalta l'ampia trilogia romanzesca Il mulino del Po.
Giorgio Bassani (Bologna, 4 marzo 1916 – Roma, 13 aprile 2000), scrittore e poeta italiano. Conosciuto soprattutto per i suoi romanzi ferraresi, Il giardino dei Finzi Contini e Gli occhiali d’oro su tutti, si considerava poeta e riteneva che esistesse un rapporto ben preciso tra la poesia e la sua prosa. La sua poesia nasce da moduli classici per evolversi ad assecondare il crepuscolare mal de vivre.


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