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lunedì 6 ottobre 2025

Qui a Mittelbergheim


CZESŁAW MIŁOSZ

MITTELBERGHEIM

a A Stanisław Vincenz

Il vino dorme in botti di quercia del Reno.
Mi sveglia la campana di una cappella tra i vigneti
di Mittelbergheim. Sento una fontanella
che gocciola in un pozzo nel cortile, un rumore
di zoccoli per strada. Il tabacco che si essicca
sotto le grondaie, e gli aratri dalle ruote di legno
e i pendii montani e l'autunno sono con me.

Tengo gli occhi chiusi. Non mettermi fretta,
Tu, fuoco, forza, potenza, perché è troppo presto.
Ho vissuto molti anni e, come in questo mezzo sogno,
sentivo di raggiungere la frontiera mobile
oltre la quale colore e suono diventano reali
e le cose di questa terra sono unite.
Non costringermi ancora ad aprire le labbra,
lasciami confidare e credere che ci riuscirò.
Lasciami indugiare qui a Mittelbergheim.

So che dovrei. Sono con me,
l'autunno e le ruote di legno e il tabacco appeso
sotto le grondaie. Qui e ovunque
è la mia patria, ovunque mi giri
e in qualsiasi lingua vorrei sentire
il canto di un bambino, la conversazione degli amanti.
Più felice di chiunque altro, saprò ricevere
uno sguardo, un sorriso, una stella, la seta stropicciata
sul ginocchio. Sereno, contemplando,
camminerò sulle colline nel dolce chiarore del giorno
sopra acque, città, strade, costumi umani.

Fuoco, forza, potenza, tu che mi tieni
nel palmo della tua mano i cui solchi
nono come immense gole pettinate
dal vento del sud. Tu che concedi certezza
nell'ora della paura, nella settimana del dubbio,
è troppo presto, lascia che il vino maturi,
lascia che i viaggiatori dormano a Mittelbergheim.

(da La luce del giorno, 1953)

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Il 1° febbraio 1951 il poeta polacco Czesław Miłosz, che era addetto culturale presso l'ambasciata di Parigi, fuggì dalla sede diplomatica e si rifugiò a Maisons-Laffitte, dove chiese asilo politico. Furono mesi di angoscia, di dubbi, di timori, che lo portarono sull'orlo della depressione. Il primo segno di speranza fu il tranquillo villaggio alsaziano di Mittelbergheim, dove arrivò nel settembre di quello stesso anno e dove ritrovò la pace interiore.

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AMELIA K., "MITTELBERGHEIM"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

La lingua è l'unica patria.
CZESŁAW MIŁOSZ

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Czesław Miłosz (Šeteniai, Lituania, 30 giugno 1911 – Cracovia, 14 agosto 2004),  poeta e saggista polacco. La sua poesia ha grandi ambizioni formali e una decisa intonazione pessimistica. Nel 1980 gli fu conferito il Nobel con la seguente motivazione: “A chi, con voce lungimirante e senza compromessi, ha esposto la condizione dell'uomo in un mondo di duri conflitti”.


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