JORGE GUILLÉN
ARDENTE
Quanti fumi
di città e di cielo, quanto ardore di crepuscolo!
Nei sobborghi
si perdono i più fragili azzurri solitari.
Si stremano
deliri gialli su rive d'angoscia.
I carminii
lanciano verso torri nubi irresistibili.
Splendore
fino allo scandalo, garofano, celeste addio!
(da Poesia spagnola del '900, Grazanti, 1974 - Traduzione di Oreste Macrì)
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La poesia di Jorge Guillén è tesa alla ricerca perfetta dell'istante, alla realizzazione di quell'armonia che sarà definita dai critici "poesia pura". La ricerca della bellezza assoluta, incontaminata dalle circostanze personali, disumanizzata quindi, trova la sua realizzazione in questo crepuscolo cittadino.
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HAILEY LEVER, "CORNOVAGLIA, INGHILTERRA"
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LA FRASE DEL GIORNO
Ardore insofferente, / si semina oro in brace, / già tintinna il metallo. / E il giorno? Luci corrono / con giubilo aggressivo.
JORGE GUILLÉN
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Jorge Guillén Álvarez (Valladolid, 18 gennaio 1893 – Malaga, 6 febbraio 1984), poeta e scrittore spagnolo, membro della generazione del '27. Considerato iniziatore della poesia pura assommando le esperienze di Jiménez, Valéry e Mallarmé, compose liriche con un'acuta attenzione formale, giungendo a uno stile incisivo, che suscita immagini attraverso una sintassi allusiva e musicale.

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