JOAN LLACUNA I CARBONELL
MATTINA DI VENERDÌ SANTO
Il silenzio accarezza il mio cuore
con caldi vortici.
Le mie scarpe hanno
riflessi bluastri
e hanno il colore del tornasole
le ombre
Tutto l'azzurro del cielo
sull'asfalto.
L'unghia del pollice destro
presenta ancora delle frange di cera.
(da Nyora, 1935)
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Molto sentita in Spagna, e soprattutto in Catalogna, è la tradizione pasquale: il poeta catalano Joan Llacuna i Carbonell ci porta all’interno di un Venerdì Santo, nelle sue ore del mattino fatte di meditazione e di silenzio, Una serie di immagini interiorizzate dei cambiamenti della luce attraverso la cui giustapposizione viene suggerito il percorso della processione mattutina, scandita dall’azzurro cielo di primavera e dal vivido bagliore delle fiamme delle candele.
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FOTOGRAFIA © JULIE RACCUGLIA/FLICKR
.OGRAFIA
LA FRASE DEL GIORNO
Egli moriva per un sogno / Ed era molto mite, / Nei suoi occhi splendeva una luce / Che gli uomini fanno molta strada per trovare.
COUNTEE CULLEN
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Joan Llacuna i Carbonell (Igualada, 15 ottobre 1905 – Burzet, Francia, 6 agosto 1974), poeta catalano. Collaboratore delle riviste Ariel e La Revista di López-Picó. Da giovane sviluppò un interesse per la letteratura e la poesia e imparò a leggerla da autodidatta. Nello stesso tempo, si risvegliò in lui una profonda coscienza religiosa.
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