giovedì 2 novembre 2023

La misura del tempo


MARIO LUZI

CONTINUITÀ

Forse quanto è possibile è accaduto,
ma da te si rigenera l’attesa,
la piena d’avvenire trattenuta
dal cielo fino all’ultima preghiera
mentre, sempre immaturo, con perenne
vicenda si ricrea dalle sue ceneri
il domani e ogni giorno precipita deluso
come musica stanca di sgorgare
musica rifluisce alla sorgente.

Così invano consunta dalla vita
la misura del tempo è sempre colma
per me; ed Espero muta sì veloce in Lucifero!
Con uguale ridente mistero
il vento inesauribile ritorna
a spingere la luna quando ancora
stride un cielo copioso fra i palazzi,
gelidi testimoni, sul mio capo.

1942

(da Un brindisi, Sansoni, 1946)

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La misura del tempo è il tema di questi versi di Mario Luzi: il reggersi “tra passato ed avvenire / o com’è giusto o come il cuore tollera” di Osteria, poesia che il poeta fiorentino pubblicherà dieci anni dopo. Il futuro, come il passato, è ripiegato nel momento presente, nel continuo flusso del divenire in cui percepiamo talora la fuga del tempo e talora un suo rallentamento.

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MARIO SIRONI, "PAESAGGIO URBANO CON FERROVIERE"

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   LA FRASE DEL GIORNO   

Ma io sono: ho natura e fede e il tempo / mio umano intercede / per me dalle sostanze eterne amore / ancora.
MARIO LUZI, Avvento notturno

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Mario Luzi (Castello di Firenze, 20 ottobre 1914 – Firenze, 28 febbraio 2005), poeta italiano, fu uno dei grandi rappresentanti dell’Ermetismo. Più volte candidato al Nobel, fu insignito della Legion d’Onore. Fu Accademico della Crusca e senatore a vita.


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