giovedì 9 febbraio 2023

Un tulipano vermiglio


KENNETH REXROTH

CONFUSIONE

per Nancy Shores

Passo davanti a casa tua in una lenta alba vermiglia,
le persiane sono spalancate e le finestre sono aperte.
la dolce brezza del lago
è come il tuo respiro sulla mia guancia.
Cammino tutto il giorno sotto la pioggia intermittente.
Colgo un tulipano vermiglio nel parco deserto,
Lucenti gocce di pioggia si aggrappano ai suoi petali.
Alle cinque la città si tinge di un colore solitario.
Passo davanti a casa tua in una sera piovosa,
posso vederti muoverti vaga tra pareti illuminate.
A tarda notte mi siedo davanti a un foglio di carta bianco,
finché un petalo vermiglio caduto trema davanti a me.

(da The collected shorter poems, 1966)

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Kenneth Rexroth, poeta statunitense, amava dissociare e ricombinare gli elementi poetici in una specie di “cubismo letterario”, sull’orma di Apollinaire e Mallarmé,  così da rendere più elevato il livello della sensazione. Appare evidente in questi versi d’amore in cui si alternano i colori di una giornata e la poesia si manifesta sotto forma di un petalo di tulipano.

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FOTOGRAFIA © STUX/PIXABAY

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  LA FRASE DEL GIORNO 

Poiché ti sogno / ogni notte, / i miei giorni solitari /sono soltanto sogni.
KENNETH REXROTH, La stella del mattino

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Kenneth Charles Marion Rexroth (South Bend, Indiana, 22 dicembre 1905 – Santa Barbara, California, 6 giugno 1982), poeta statunitense. Figura centrale nella poesia di San Francisco dal 1930 al 1970, visse attivamente la Beat Generation, verso cui fu critico. Gran parte della sua poesia è d’amore o erotica, influenzata dai lirici greci antichi e da Tu Fu, poeta cinese dell’VIII secolo.


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