domenica 5 febbraio 2023

Del tuo passaggio


LILIANE WOUTERS

COSA RESTA?

Cosa resta del tuo passaggio, Ulisse?
Il canto greco che ci abbeverò,
Ulisse! Così avrei potuto dire
Cesare o Annibale. Scivola il tempo
lento sul corso delle loro gesta,
tram non chiamato Desiderio ma
Nebel. Nebel und Nacht. E la fama?
Ho freddo fin nelle ossa. È appassito
il mio bell’arancio. Tutto passa.
Tutto è passato. Siamo ancora là
come vi furono Cesare, Ulisse,
la Regina. Quale? Tutto svanisce
(scorre, diceva un altro con ragione).
E io dico: del tuo passaggio, Ulisse,
(o Dupont), cosa resta? Le stagioni
di una volta, con o senza le nevi.
I tratti di Ulisse (o di Durand). Saffo
ci ha lasciato soltanto un po’ di erba,
la pulzella Giovanna solo cenere.
Chiudila qui, non pensarci, Liliane.
Lo so. Ma vedo i miei giorni fuggire
e presto sarò nel corteo dei Cesari,
degli Ulissi, dei Dupont, preposti
a cercare le nevi di una volta.

(da L’aloe, 1983)

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La poetessa belga Liliane Wouters medita sul passaggio del tempo – anzi, sul suo  scorrere secondo  il celebre panta rei eracliteo. Tutto svanisce, tutto viene inghiottito dal suo flusso: Ulisse, Cesare, Annibale, Saffo, re e regine, eroi ed eroine. Da notare due riferimenti: il “Tram chiamato Desiderio” è naturalmente il dramma di Tennessee Williams, “Nacht und Nebel” qui curiosamente rovesciato è il nome in codice delle “direttive per la persecuzione delle infrazioni contro il Reich o contro le forze di occupazione nei territori occupati.

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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI
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  LA FRASE DEL GIORNO 

Che mi importano luogo, durata, / se continuo ad assicurarmi / di serbare per sempre l’istante.
LILIANE WOUTERS, L’aloe

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Liliane Wouters, (Ixelles, 5 febbraio 1930 – Gilly, 28 febbraio 2016), poetessa, drammaturga, traduttrice e saggista belga di lingua francese. La sua poesia è all’insegna del “grido controllato”, rigorosa, precisa ed elegante, generalmente espressa in brevi componimenti ricchi di immagini e di musicalità.



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