GIORGIO CAPRONI
RITORNO
Sono tornato là
dove non ero mai stato.
Nulla, da come non fu, è mutato.
Sul tavolo (sull’incerato
a quadretti) ammezzato
ho ritrovato il bicchiere
mai riempito. Tutto
è ancora rimasto quale
mai l’avevo lasciato.
(da Il muro della terra, 1975)
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È la cronaca minuziosa del mai accaduto questa poesia di Giorgio Caproni, un nonsense raffinato dove protagonista riesce ad essere incredibilmente il nulla - un luogo che appartiene ad altri tempi, a un sogno cullato per anni e mai realizzato, a un falso ricordo rimasto impigliato agli spini miracolosi della poesia.
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JOSEPH ANDREW RYAN, “GRISAILLE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Il mio viaggiare / è stato tutto un restare / qua, dove non fui mai.
GIORGIO CAPRONI, Il franco cacciatore
Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990), poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro espressionismo, approdò a un ermetismo rivestito di un impressionismo idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento.
2 commenti:
Grandissimo Caproni afflato poetico versi alati
Grandissimo Caproni
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