HILDE DOMIN
DUE PORTE
Solo due porte
sono serrate.
Tutte le altre ti invitano
e aprono al più leggero
tocco della tua curiosità.
Solo queste porte sono
così difficili da aprire
che le tue forze non bastano.
Nessun falegname viene e
le pialla e olia
i catenacci indocili.
La porta che dietro te
si è chiusa e tu sei
fuori.
La porta che davanti a te si sbarra e tu
sei dentro.
(da Gesammelte Gedichte, 1987 - Traduzione di Daniela Maurizi)
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C’è un chiaro simbolismo dietro le due porte di Hilde Domin, poetessa tedesca: sono le porte dell’esilio, certo, quello che la vide fuggire dal nazismo e ritornare in Germania solo nel 1954. Sono però anche altre porte: l’alpha e l’omega della vita, la nascita e la morte; sono tutte le volte che ci poniamo in una situazione senza via d’uscita e abbiamo la sensazione di essere chiusi come in una stanza con la nostra pena.
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PHILIP KOCH, “EDWARD HOPPER’S EASEL”
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LA FRASE DEL GIORNO
Questo è il paradosso: il tempo è solo dove il tempo si ferma: nella pausa. Il miracolo, il concreto piccolo miracolo aspetta sempre dietro l’angolo per colui che vuole percepirlo.
HILDE DOMIN
2 commenti:
!!!...non sapevo se scrive prima dei punti esclamativi o dopo...;)
ciaoo Vania:)
prima, danno più enfasi
:-)
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