venerdì 4 aprile 2014

Luminaria di malinconia

 

DIEGO VALERI

GLICINE

Dolce pianto di cadenti muri;
riso di cancelli sempre chiusi.

Caldo cielo di notturne altane;
molle ardor di sere veneziane.

Mite, al fondo della fosca via,
luminaria di malinconia.

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“Se un mattino d'aprile già il glicine / per i quartieri che furono agiati / chiama la pioggia, / anche per noi intimo si fa il giorno, / il passero alla siepe fa ritorno": così l’Attilio Bertolucci di “In un tempo incerto”. Quella dolce malinconia, quel senso di mollezza che trasmette il glicine appare simile nella poesia di Diego Valeri, che ne tratteggia un dipinto attraverso poche immagini, come un pittore che lasciasse qua e là sulla tela spatolate di quel tenue colore violetto.

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Glicini

ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Stanco: / entrando in una locanda / fiori di glicine.
MATSUO BASHO




Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.


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