FRANCESCO PASTONCHI
NOVITÀ
Novità che m’inebria, e sola, vera
pace all’anima: queste prime foglie
che ritornano e son così felici
di ripetere a’ miei occhi stupiti
il tremore delle altre primavere.
(da Endecasillabi, Mondadori, 1949)
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Francesco Pastonchi era un poeta dal retaggio ottocentesco trapiantato nel XX secolo, come si può notare dallo stile di questi versi soprattutto se li si confronta con quelli coevi di Montale, Luzi e Quasimodo. Eppure, hanno una certa grazia nella loro limpidezza mentre raccontano lo stupore di un’altra primavera che rinnova l’emozione provata ormai tante volte.
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FOTOGRAFIA © HD WALLPAPER
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LA FRASE DEL GIORNO
Quando ci sentiamo deboli, tutto ciò che dobbiamo fare è aspettare un po'. La primavera torna, le nevi dell’inverno si sciolgono e le loro acque ci infondono nuova energia.
PAULO COELHO, Aleph
Francesco Pastonchi (Riva Ligure, 31 dicembre 1874 – Torino, 29 dicembre 1953), poeta e critico letterario italiano. La sua poesia si svolse in origine secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera intimità e sensualmente intesa alla ricerca della bellezza formale, facendosi con il tempo più malinconica e meditativa.
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