martedì 19 settembre 2023

Al bordo del libro


KARL KROLOW

LEGGENDO

Ho lasciato tutto
quello che avevo in mano.
Dietro di me, vaga lenta
la mia ombra
da nord a est.
La mia memoria termina
al bordo del libro
A poco a poco evapora
accanto a me l'acqua
nel bicchiere.
Il tempo
passa senza rimpianti.
È una storia
perfetta: manca
un punto di fuga
dove andare
a trovare qualcosa.

(da Nient’altro che la vita, 1970)

.

Il poeta tedesco Karl Krolow entra nei panni di ogni lettore: l’atto di leggere è un isolamento dal mondo e dal tempo, esige un’attenzione intellettuale che ci trasporta altrove pur lasciandoci dove siamo. Il tempo stesso – se la storia è perfetta – si restringe e si dilata in ciò che il libro evoca. E, spiega lo stesso Krolow, “Nel testo della poesia, la possibilità stessa di realizzazione (punto di fuga / dove andare / a trovare qualcosa) è messa in discussione e rifiutata. Il «secondo» tempo che si presenta in questo modo per il lettore è l'anti-tempo, il tempo senza orologi da torre e da tasca”.

.

CHARLES EDWARD PERUGINI, "DONNA CHE LEGGE"

.

   LA FRASE DEL GIORNO   

A seconda del lettore, e del libro, si tratta di lettura o di avventura.
NICOLÁS GÓMEZ DÁVILA, In margine a un testo implicito

.



Karl Krolow (Hannover, 11 marzo 1915 – Darmstadt, 21 giugno 1999) conosciuto anche come Karol Kröpcke, poeta tedesco. Si è affermato come una fra le voci più autentiche della moderna lirica tedesca con raccolte di versi che si ispirano a una visione della natura sensitiva e precisa, in uno stile che contempera le esigenze innovatrici con un senso vigile della tradizione.


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