venerdì 25 agosto 2023

Centenario di Álvaro Mutis


Ricorre oggi il centenario della nascita dello scrittore colombiano Álvaro Mutis. C’è già un post a lui dedicato su questo blog, scritto dieci anni fa, in occasione della sua scomparsa. Sull’autore di Maqroll il gabbiere ecco l’autorevole opinione di un altro scrittore colombiano, Gabriel García Márquez: “Maqroll non è solo lui [Álvaro Mutis], come con troppa facilità si dice. Maqroll siamo tutti”. Maqroll è un gabbiere, il marinaio che, situato sulla vela superiore o sulla coffa, scruta l'orizzonte. Vede più degli altri ma non può trasmettere  quello che osservano i suoi occhi, poiché vede tutto in anticipo e da un'altra prospettiva. La voce di Maqroll/Mutis canta allora il mare della vita e dell’immaginazione, il viaggio che è un continuo salpare e arrivare, celebrando la meraviglia perduta.

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FOTOGRAFIA © JIRAFA

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COME SPADE IN DISORDINE

Omaggio minimo a Stéphane Mallarmé

Come spade in disordine
la luce scorre sui campi.
Isole d’ombra svaniscono
e tentano, invano, di sopravvivere più lontano.
Lì, di nuovo, le raggiunge il fulgore
del mezzogiorno che ordina le sue truppe
e stabilisce i suoi dominî.
L’uomo nulla sa di questi combattimenti silenziosi.
La sua vocazione di penombra, la sua abitudine all’oblio,
le sue usanze, infine, e le sue miserie,
gli negano la gioia di questa festa imprevista
che accade per disegno capriccioso
da chi, dall’alto, lancia i dadi muti
la cui cifra mai conosceremo.
I saggi, frattanto, predicano il conformismo.
Solo gli dèi sanno che questa virtù incerta
è un altro vano tentativo di abolire la sorte.

(da Poesie disperse 1947-1988  - Traduzione di Fabio Rodríguez Amaya)

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“204”

I

Ascolta Ascolta Ascolta
 
la voce degli hotel,
delle stanze ancora da rifare,
i dialoghi nei corridoi bui adorni di un logoro tappeto scarlatto
dove le cameriere accorrono all'alba come pipistrelli spaventati.
 
     Ascolta Ascolta Ascolta
 
i sussurri sulle scale; le voci provenienti dalla cucina
     dove si forgia un odore aspro di cibo che molto presto
     sarà ovunque, il ronzio degli ascensori.
 
     Ascolta Ascolta Ascolta
 
la bella inquilina della "204" che sgranchisce le membra e
     si lamenta e stende sul letto la sua nudità vedova. Dal suo
     corpo esala una calda nebbia di campo dove ha appena piovuto.
 
Oh che traffico quello delle sue tremanti notti
     come le bandiere negli stadi!
 
     Ascolta Ascolta Ascolta
 
l'acqua che gocciola nei lavandini, nei gradini che invade
     un verderame viscido e maleodorante. Non c'è altro che ombra
     un'ombra calda e densa che copre tutto.
 
Su quelle lastre - quando il mezzogiorno semina di monete
     il pavimento sudicio - il suo immenso corpo bianco saprà come muoversi,
     docile alle lotte del talamo e conoscitore delle più svariate
     strade. L'acqua laverà via le impurità e rinnoverà le fonti
     del desiderio.
 
     Ascolta Ascolta Ascolta
 
la viaggiatrice instancabile, apre le finestre e respira l'aria che
     viene dalla strada. Un fannullone le fischia dal marciapiede davanti
     e lei scuote i fianchi in risposta all'ignoto richiamo.

 
                 II
 
Dall'ortica alla grandine
dalla grandine al velluto
dal velluto agli orinatoi
dagli orinatoi al fiume
dal fiume alle alghe amare
dall'alga amara all'ortica
dall'ortica alla grandine
dalla grandine al velluto
dal velluto all'hotel
 
     Ascolta Ascolta Ascolta
 
La preghiera mattutina dell'inquilino
il suo urlo che percorre i corridoi
e risveglia i dormienti nel terrore,
il grido della “204”:
Signore, Signore, perché mi hai abbandonato?

((da Gli elementi del disastro, 1953)

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Altre poesie di Àlvaro Mutis sul Canto delle Sirene:

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  LA FRASE DEL GIORNO   

Ogni poesia nasce da una sentinella cieca / che urla nel vuoto profondo della notte / la parola d'ordine della propria sofferenza.
ÁLVARO MUTIS, Le opere perdute

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Álvaro Mutis Jaramillo (Bogotà, 25 agosto 1923 – Città del Messico, 22 settembre 2013), scrittore e poeta colombiano naturalizzato messicano. Le sue opere, dal linguaggio incisivo, ricco di immagini e fortemente metaforico, hanno come protagonista il marinaio Maqroll, sorta di alter ego dell'autore.


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