martedì 1 agosto 2023

Poesie per agosto X


Due modi di passare il mese di agosto: Maria Luisa Spaziani abbraccia Parigi e la solitudine della città che riposa diventandone quasi la sentinella come Sainte Geneviève nel celebre dipinto di Puvis de Chavanne; invece Antonia Pozzi è immersa nel verde montano dei boschi dell’amata Pasturo, in Valsassina, nel Lecchese.

.

FOTOGRAFIA © PXHERE

.


MARIA LUISA SPAZIANI

PARIGI DORME. UN ENORME SILENZIO

Parigi dorme. Un enorme silenzio
è sceso ad occupare ogni interstizio
di tegole e di muri. Gatti e uccelli
tacciono. Solo io di sentinella.

Agosto senza clacson. Sopravvivo
unica, forse. Tengo fra le braccia
come Sainte Geneviève la mia città
che spunta dal mantello, in fondo al quadro
.

(da I fasti dell’ortica, Mondadori, 1996)

.

.

.

.

ANTONIA POZZI

ODOR DI VERDE

Odor di verde –
mia infanzia perduta –
quando m'inorgoglivo
dei miei ginocchi segnati–
strappavo inutilmente
i fiori, l'erba in riva ai sentieri,
poi li buttavo –
m'ingombran le mani –

odor di boschi d'agosto – al meriggio –
quando si rompono col viso acceso
le ragnatele –
guadando i ruscelli il sasso schizza
il piede affonda
penetra il gelo fin dentro i polsi –
il sole, il sole
sul collo nudo –
la luce che imbiondisce i capelli –
odor di terra,
mia infanzia perduta.

Pasturo, agosto 1934

(da La giovinezza che non trova scampo, Scheiwiller, 1995)

.

..
  LA FRASE DEL GIORNO   

Diciamo una delle tue gioie: / andare verso est la sera, / agosto, il caldo già diminuito, / avanzare nel sole, / toccare l’azzurro vento.
ARCADIO PARDO

.



Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014), poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive.


Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – 3 dicembre 1938), poetessa italiana. Laureatasi in Filologia con una tesi su Flaubert, si tolse la vita dopo una contrastata storia d’amore. Il suo diario poetico Parole fu pubblicato postumo, nel 1939: composto a partire dai diciassette anni, riflette un'amara e inquieta sensibilità in cui si avverte l'influsso della lirica di Rilke.


Nessun commento: