WERNER ASPENSTRÖM
POESIA
La rosa fugace
nella mano fugace,
nella poesia fugace.
Ti siedi con l’alfabeto.
Il gatto è comodo e fa le fusa.
E tu sei seduto tra pile di libri.
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Lo svedese Werner Aspenström vede la poesia come una rosa in una mano che svanisce però velocemente – del resto, il tempo è un ossessione di Aspenström. Il poeta stesso si ritrae nell’atto di comporre, seduto con tutto il suo sapere a disposizione, in una stanza tranquilla.
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ALEXEI ANTONOV, “ROSA NEL BUIO”
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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia è la forza invisibile che ci permette ancora di meravigliarci e di provare stupore per la bellezza del mondo.
ROMANO BATTAGLIA, Incanto
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