JAN WAGNER
BUSTINA DI TÈ
I
veste di sacco:
piccolo eremita
dentro la grotta.
II
solo un filo
lo porta su. Ha tempo
cinque minuti.
(da Diciotto paté, 2007 - Traduzione di Gio Batta Bucciol)
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In Diciotto paté, partendo dall’assioma degli chef che ogni cosa sensata può essere utilizzata per realizzare un paté, il poeta tedesco Jan Wagner, costruisce poesie attorno ad oggetti quotidiani, conferisce loro quel fascino poetico che non si sospettava potesse esistere in essi. In questo atto in effetti il poeta assomiglia al cuoco: deve sopperire con l’immaginazione, deve elaborare la sua ricetta in modo che sia appetibile, sorprendendo alla fine il lettore.
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FOTOGRAFIA © SMITH TEA
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LA FRASE DEL GIORNO
Così [la poesia] diventa essa stessa un paradosso, si potrebbe dire enfaticamente che diventa la massima libertà nel minimo spazio. Tutto può trovarvi posto.
JAN WAGNER
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