ENRIQUE AZCOAGA
IL MARE E TU
Il mare e tu. La felicità e il duro
lento versarsi di spume affrancate.
Il mare e tu: le mie spiagge assediate
dalla smania di mare in cui perduro.
Il mare mi porta ieri. Tu il mio maturo
presente innamorato. Tu abbracciate
la gioia e il dolore. Il mare intrecciate
la gloria e l’angoscia di essere puro.
Ho in te la prova che il mio canto, amore,
soffre come il mare; che la mia gioia
vuole vivere nella tua purezza.
La tua spuma e lui, il tuo riso e il dolore.
L’amore senza mare e senza angoscia
il mare sono picchi senza altezza.
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In questo sonetto il poeta spagnolo Enrique Azcoaga, uno dei protagonisti della cosiddetta “Generazione del’36”, sovrappone l’immagine della donna amata a quella del mare: è un disegno imperfetto quello che ne esce, l’aderenza non è totale ma resta comunque indivisibile nella mente, nella memoria del poeta questa unicità in cui a cantare talvolta è lui, talvolta le onde, in cui ad agire talora è la donna, talora il mare, ma sovrastate sempre dal desiderio del poeta.
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MARIE FOX, “I AM HERE”
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LA FRASE DEL GIORNO
Oh mare, mare vero: / è attraverso di te che vado – anima, / grazie! – verso l’amore!
JUAN RAMÓN JIMÉNEZ, Diario di poeta e mare
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