ARCHIBALD MACLEISH
ARS POETICA
Una poesia dev'essere palpabile e muta
Come un frutto rotondo,
Silenziosa
Come antiche medaglie sotto il pollice,
Tacita come la pietra levigata dalle maniche
Sui davanzali dov'è cresciuto il muschio –
Una poesia dev'essere senza parole
Come il volo degli uccelli.
*
Una poesia dev'essere immota nel tempo
Come ascende la luna,
Lasciando, come la luna abbandona
Ramoscello per ramoscello gli alberi aggrovigliati alla notte,
Lasciando, come la luna dietro le foglie invernali,
Ricordo per ricordo la mente –
Una poesia dev'essere immota nel tempo
Come la luna sale.
*
Una poesia dev'essere uguale a:
Non una verità.
Per tutta la storia del dolore
Una foglia d'acero e un vuoto portone.
Per l’amore
Le erbe recline e due luci sul mare –
Una poesia non deve significare
Ma essere.
(da Poetry, 1926)
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Che cosa deve essere una poesia, ci dice Archibald MacLeish, poeta statunitense? La poesia deve essere una sensazione, deve originare un’emozione. Ma non solo questo: deve altresì sommuovere qualche retaggio ancestrale che c’è dentro di noi, qualche cosa di umano che ci vibra dentro, deve spalancare mondi alla visione, così come dicono che l’olfatto apra nel cervello dei cani sconfinati paesaggi.
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DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI
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LA FRASE DEL GIORNO
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita.
THOMAS STEARNS ELIOT, Dante
Archibald MacLeish (Glencoe, Illinois, 7 maggio 1892 – Boston, Massachusetts, 20 aprile 1982), poeta e drammaturgo statunitense. Modernista, influenzato da Pound e Eliot, l'elemento sociale si affermò sempre di più nella sua poesia, introducendovi un certo disorientamento, ma, d'altra parte, facendo da freno alla soggettività.
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